
APRIRE UNA PIADINERIA
Leggi la guida completa: Come aprire una piadineria
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Le attività ristorative veloci e quelle con servizio d’asporto si stanno moltiplicando, così come il successo che riscuotono tra il pubblico.
Una delle attività che fa parte di entrambi i settori sopracitati, e che non solo fa parte della tradizione italiana e romagnola da sempre ma è anche amatissima da un pubblico molto eterogeneo, è la piadineria. Solo in Italia si consumano mediamente 60 milioni di piadine all’anno, merito del loro gusto, dell’artigianalità e semplicità del prodotto, delle innumerevoli farciture dolci e salate che si possono utilizzare e della velocità di preparazione che incontra le esigenze delle moderne generazioni di studenti e lavoratori sempre di corsa.
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Come per ogni attività commerciale, soprattutto per via delle rigide normative verso il settore ristorativo, anche se artigianale, non ci si può improvvisare quando si decide di aprire una piadineria. Scopriremo quindi di seguito quali sono gli elementi che contraddistinguono una piadineria di successo ed a cosa bisogna fare attenzione. Esamineremo inoltre tutti i costi che comporta l’apertura di una piadineria.
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Come avere successo
Il prodotto
Le piadinerie sono locali che per il prodotto trattato (piadine, crescioni, rotoli di piadina, pizze fritte, ecc.) ben si adattano agli odierni trend del settore ristorativo che vedono privilegiate attività artigianali, con ricette locali e tipiche, con prodotti semplici, genuini e gustosi, abbinamenti fantasiosi e gourmet e sempre accompagnati da una qualità elevata.
Per portare la propria piadineria al successo sarà indispensabile produrre una piadina di ottima qualità e gustosa. Si consiglia di frequentare dei corsi, qualora non si abbiano le conoscenze di base, per imparare a preparare un impasto gustoso e nel tempo elaborare una ricetta originale. Un aspetto da non sottovalutare sono gli ingredienti dell’impasto (tradizionalmente farina, sale, strutto ed acqua), da variare nel caso si vogliano proporre piadine vegane e vegetariane, per celiaci e magari con farine speciali e particolari ricche di proprietà.
Anche la scelta degli ingredienti è fondamentale: in linea con le richieste ed i gusti del mercato per evitare sprechi, solo prodotti freschissimi e genuini, variabili adatte a vegetariani, vegani e celiaci e prodotti biologici, locali, stagionali ed a km0. Questi elementi, uniti a fantasia e voglia di sperimentare, garantiranno un prodotto apprezzato dal pubblico il quale, attraverso il passaparola, porterà la vostra piadineria verso il successo.
La location
Bastano circa 30 – 40 mq per una piadineria, ma per avere successo la zona in cui si deciderà di aprirla è fondamentale: zone centrali, vie ad alto passaggio pedonale e veicolare, vicinanza a parcheggi e mezzi pubblici, zone anche periferiche ma in centri abitati, nelle vicinanze di scuole, uffici, cinema, centri commerciali ed altri luoghi turistici o di interesse.
Per aprire una piadineria di solo asporto, con formula take away possono essere sufficienti anche 20mq, purché allestiti in maniera funzionale ed ordinata.
Se invece si vuole aprire una piadineria ambulante, si può puntare sul format di street food con un veicolo (ad esempio un piccolo van o ape car) allestito ad hoc con le attrezzature basilari necessarie. Questa ultima opzione permette di spostarsi a seconda della stagionalità e della domanda, partecipando anche a mercati, fiere ed eventi.
Per aprire una piadineria con sala consumazioni, che diventi il luogo di ritrovo per pranzi, aperitivi, cene e snack ad ogni ora, sarà necessario un locale di dimensoni più importanti (70-100 mq) nonché una sala progettata ed allestita con gusto.
Il personale
Aprire una piadineria richiede molto tempo ed impegno e la quantità di mansioni da sbrigare necessitano di almeno due o tre perone nel corso di tutta la giornata. Trattandosi però di una piccola attività di tipo artigianale è consigliabile, dove possibile, scegliere la conduzione familiare, format che vi permetterà di risparmiare non poco sui costi del personale. Il personale, ad ogni modo, dovrà essere accuratamente formato per essere competente nel consigliare il cliente e padroneggiare perfettamente le tecniche di preparazione delle varie ricette.
La pubblicità
Pubblicizzarsi è fondamentale, non solo attraverso il passaparola dei clienti soddisfatti ma anche tramite strumenti online ed offline e l'utilizzo degli strumenti di fidelizzazione della clientela come promozioni, sconti, eventi, menù fissi e occasioni e giornate a tema.
È quindi fondamentale creare, o farsi creare da professionisti del settore, un buon sito web, intuitivo ed accattivante, magari anche tradotto in inglese e con possibilità di ordinare a domiclio o prenotare, per poi ritirare, preventivamente le piadine desiderate ad una determinata ora, nonché essere presenti su tutti i maggiori social (tripadvisor, facebook, instagram, ecc) e sui siti di recensioni. A completare la vostra campagna di marketing saranno poi inserti pubblicitari, cartellonistica, volantinaggio ed inaugurazioni per il lancio dell’attività.
Gli adempimenti burocratici
Come ogni altra attività di tipo ristorativo, anche l’apertura di una piadineria è soggetta a norme igienico – sanitarie restrittive e step burocratici abbastanza impegnativi. Bisogna inoltre ricordare che per questa tipologia di attività, sia che si apra un locale fisso, mobile, con servizio ai tavoli o esclusivamente take away, è necessaria la canna fumaria con sistema di filtraggio.
Per conoscere in maniera approfondita l'iter burocratico leggi anche: Come aprire una piadineria
L’investimento
L’investimento iniziale per aprire una piadineria di medie dimensioni è di circa 50.000 euro. Se si opta per un chiosco ambulante o comunque una pidineria di dimensioni molto ridotte, l’investimento può scendere sino ai 30.000 euro circa. È comunque poco prudente stimare un investimento minore di quest’ultima cifra.
Gli elementi che generano costo, quando si apre una piadineria, sono molti. Vediamo insieme una stima dei possibili costi relativi ad ogni elemento.
- Adeguamento dei locali, ristrutturazioni, allacciamenti alle reti, affitto, utenze, canna fumaria, arredamento (anche minimale) possono costare circa 20.000 euro.
- Le materie prime (per la preparazione di piadine dolci e salate, crescioni ed altri stuzzichini, ma anche bevande di diverso genere) possono generare un costo di circa 3.000 euro.
- Marketing. Come si è detto la pubblicità è fondamentale ed è quindi bene destinare un budget anche per questa voce, circa 5.000 euro potrebbero essere sufficienti.
- Burocrazia. Gli adempimenti burocratici, le consulenze, i corsi di formazione per voi e per il personale potrebbero costarvi anche 4.000 euro o più.
- Attrezzature. I macchinari che vi serviranno sono: un’impastatrice, una macchina tira pasta, piastre per cottura, refrigeratori per la conservazione degli alimenti, frigoriferi per la conservazione delle bevande, affettatrice, bancone da lavoro, piano areato per la lievitazione degli impasti. In tutto il costo, non tra i più cospicui, è di circa 10.000 euro, meno se ci si rivolge al mercato dell’usato o si stipulano accordi di leasing o comodato d'uso gratuito.
Investimento totale stimato: 42.000 €
Tale cifra non tiene conto delle spese relative al personale, al pagamento dei contributi previdenziali e ad altre eventuali voci di costo. Abbassare il fabbisogno finanziario iniziale è possibile con qualche accorgimento (conduzione familiare, attrezzature in leasing o usate, minimi interventi strutturali e menù ridotto, con poche piadine, con ingredienti ed accostamenti tuttavia selezionati attentamente e ruotati periodicamente).
Il franchising
Una delle tante opportunità riguarda inoltre il franchising: sono già molte, infatti, le reti di piadinerie in franchising in grado di assistervi, formarvi ed accompagnarvi nell’apertura della vostra piadineria di successo, il tutto con investimenti iniziali a partire da meno di 15.000 euro.
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