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Aprire un bar senza soldi

Come ridurre o annullare l'investimento iniziale

Tag: Bar
8 minuti

 

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Se desiderate mettervi in proprio aprendo un bar ma non avete i capitali necessari da investire, allora sarete interessati a scoprire tutte le modalità in cui si possono abbassare, ed in alcuni casi annullare, i costi iniziali.

Per aprire un bar senza soldi (o quasi) ci sono diverse strade percorribili, tutte però richiedono impegno, tempo ed un buon spirito imprenditoriale, oltre a grandi capacità organizzative, finanziarie e gestionali.

Iniziamo con il dire che una volta avviata l’attività, gestire un bar richiede necessariamente dei capitali per i costi fissi mensili (affitto ed eventuali altri canoni, utenze, rifornimenti di materie prime, personale, promozione e marketing, ecc). Detto questo, diminuire o azzerare l’investimento iniziale per l’avvio è possibile in molti modi.
  

aprire bar senza soldi

 
Come aprire un bar senza soldi?
 

Aprire un bar senza soldi non è possibile, o meglio, ci saranno dei costi che andranno necessariamente affrontati, che sia con capitali propri oppure con capitali ottenuti da fonti esterne. Questo perché per la sua natura l'apertura e la gestione del bar genererà alcuni costi che saranno obbligatoriamente da sostenere: allestimento del locale, utenze, affitto, attrezzature e macchinari, materie prime, lavoro del personale addetto, ecc. Tuttavia, vi sono nel mercato odierno diverse soluzioni per chi desidera aprire un bar senza soldi propri oppure con investimenti ridotti al minimo indispensabile.

Il primo indispensabile passo per aprire un bar senza soldi, o quasi, sarà quello di redigere un dettagliato business plan, corredato anche da analisi e prospetto economico e finanziario con dettaglio dei costi indispensabili da sostenere e delle fonti che andranno a finanziare questi costi (fondi e capitali propri, prestiti e finanziamenti, soci di capitali, ecc).

Vediamo come aprire un bar senza possedere personalmente i capitali necessari e come ridurre al minimo l'investimento iniziale, riducendo ed eliminando tutti i costi più superflui ed aprendo il proprio bar con capitali contenuti.

 
I finanziamenti
 

La prima possibilità per aprire un bar se non si hanno soldi risiede nell’ottenimento di un finanziamento. Che si tratti di un microcredito, di un prestito d’onore, di un finanziamento bancario, di un finanziamento a fondo perduto e/o a tasso agevolato, di un crowdfunding, o ancora di un prestito privato, ottenere un prestito per avviare la vostra attività vi permetterà di iniziare con un budget pari a zero, ma vi obbligherà a restituire la somma (non a fondo perduto) ed a pagare un canone mensile o periodico, generalmente corredato da interessi.

La strada preferibile è sicuramente quella che riguarda i finanziamenti a fondo perduto ed a tasso agevolato in quanto vengono solitamente emessi dagli enti nazionali ed europei per combattere la crisi economica e la disoccupazione, ma anche per favorire determinate categorie di imprenditori e determinati settori economici.

Per farvi un esempio, i finanziamenti emessi da Invitalia sono solitamente di un massimo di 129.000 euro, al 50% a fondo perduto (non bisogna quindi restituire la somma) ed al 50% da restituire a tassi di interesse particolarmente bassi ed agevolati. Questa tipologia di finanziamento viene emessa per combattere la disoccupazione, motivo per il quale solitamente è riservata alle microimprese costituite esclusivamente da disoccupati (senza però limiti di età).

I requisiti per ottenere il finanziamento sembrano pochi, ma data la numerosità degli aspiranti neo imprenditori a corto di capitali è facile capire che ottenerli non è facile.

Per poter accedere ad un finanziamento a fondo perduto ed a tasso agevolato bisogna:

  • Aver compiuto la maggiore età
  • Non aver mai riportato condanne penali o finanziarie (fallimenti)
  • Redigere un business plan accurato, realistico e lucido, a dimostrazione che la propria attività sarà in grado di produrre profitti e funzionare
  • Sostenere tutto l'iter burocratico ed amministrativo per la richiesta del finanziamento
  • Rispetto di tutti i requisiti richiesti (che variano sensibilmente in base all'emittente del prestito ed al finanziamento preso in esame)
     

Ad oggi vi sono numerosissime strade percorribili per ottenere un finanziamento. Da un lato ci sono i prestiti e microprestiti privati da parte di banche, finanziatori privati, business angels, crowdfunding, soci di capitali, e così via. Questi richeidono la restituzione della somma ottenuta con interessi, o la concessione al finanziatore di quote societarie e della partecipazione agli utili.

Dall'altro lato ci sono i finanziamenti pubblici emessi dallo Stato, dalla Regione o dall'Unione Europea, a cui è possibile accedere mediante un bando pubblico e che generalmente consentono di ottenere agevolazioni come tassi di interesse particolarmente bassi ed agevolati, possibiltià di restituzione della somma in tempistiche lunghe, parte del finanziamento a fondo perduto, e così via.

 

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Autonomia e risparmio


La seconda opzione per aprire un bar senza soldi, e senza ricorrere a finanziamenti, richiede un buon fiuto per gli affari, capacità di gestione, acume finanziario e capacità personali strategiche.


Autonomia

Innanzitutto si possono risparmiare grosse somme facendo autonomamente tutti i lavori di cui necessita il locale: ristrutturazioni, adeguamenti, progettazione ed allestimento, arredamento e messa a norma degli impianti e della struttura. Ovviamente per poter effettuare queste tipologie di lavori è necessario possedere delle competenze tecniche e specialistiche, se questo è il caso allora risparmierete cifre importanti e spenderete unicamente per acquistare le materie prime.

Allo stesso modo si potrà gestire l'attività ordinaria in autonomia per i primi tempi, facendosi aiutare solo da un collaboratore part-time quanto necessario, o meglio gestendo l'attività a conduzione familiare ed ottenendo le reltive agevolazioni prestie.


Risparmio

Per risparmiare quanto più possibile su arredamento, attrezzature e materie prime sarà necessario munirsi di tempo e pazienza. Prima di tutto bisogna considerare che in tempi di crisi sono moltissime le attività che chiudono, motivo per il quale sul mercato dell’usato sono spesso presenti attrezzature e complementi di arredo praticamente nuovi ed a prezzi stracciati. Ovviamente per avviare un’attività di successo sarà necessario fare attenzione all’effettiva qualità dei macchinari e rivolgersi non agli intermediari (i quali cercano a loro volta di trarne profitto) ma direttamente alle fonti.

Un’altra possibilità di risparmio lo offre il leasing, ovvero la possibilità di ottenere i macchinari e le attrezzature contro pagamento di un canone mensile ed un maxi canone finale per l’eventuale riscatto. Questa soluzione, se si decide di non pagare il riscatto finale e restituire i beni, permette anche di rinnovare completamente l'arredo e le attrezzature una volta obsolete, reperendone di nuove e più performanti, tramite l'acquisto o sfruttando sempre una formula di leasing / noleggio.

Altre formule estremamente vantaggiose sono il comodato d'uso gratuito ed il noleggio operativo, che permettono di risparmiare somme importanti. Queste formule vengono tuttavia generalmente offerte dalle aziende produttrici degli arredi / macchinari / attrezzature da bar agli imprenditori che aprono un bar con il loro marchio (tramite ad esempio un contratto di franchising o similare).

 
Le diverse soluzioni e come risparmiare
 

Vi sono poi diverse strade percorribili per aprire un bar, che prevedono costi e condizioni differenti. Sarà dunque necessario valutare tutte le strade, scegliendo quella più incline alle proprie aspirazioni, obbiettivi e capacità finanziarie.
 

Rilevare un bar

La stessa mentalità del noleggio si può applicare, oltre che ad attrezzature ed arredi, all’intera attività. Se pur i casi sono estremamente rari, vi è la possibilità anche di prendere un bar in gestione attraverso il pagamento di canoni mensili o dilazionando il pagamento. In questo caso, essendo una cessione di attività preesistente, è importante capire le motivazioni che spingono il precedente proprietario alla vendita / cessione e, nel caso in cui riguardino problemi legati alla redditività, trovare soluzioni intelligenti per rilanciare il bar con successo evitando perdite.


Aprire un bar in franchising

Esistono anche diverse reti di bar in franchising che offrono ai nuovi imprenditori condizioni particolarmente vantaggiose. Non è raro che marchi già operanti sul mercato, desiderosi di espandersi, facilitino i franchisee con prime forniture gratuite ed uso in comodato gratuito di arredamento, macchinari ed attrezzature oltre all’allestimento chiavi in mano dei locali.

Aderire ad un network in franchising permette inoltre di avere sempre le migliori condizioni di fornitura sul mercato e le migliori condizioni economiche / finanziarie grazie al potere commerciale del network ed alle economie di scala applicate, agli accordi ed alle partnership già stipulate dalla casa madre, alla lista di fornitori già in essere, nonché alle agevolazioni direttamente offerte dall'azienda franchising in esclusiva ai propri affiliati.


Puntare sulla Semplicità

Un consiglio, se si vogliono ridurre al minimo i costi di allestimento, ristrutturazione e messa a norma dei locali, è quello di adoperare un format semplice e minimale. Le norme igienico – sanitarie sono molto restrittive per alcune tipologie di attività, soprattutto quelle ristorative, e fanno lievitare non poco i costi iniziali.

Per aggirare questo problema si può decidere di offrire nel proprio bar solo caffè e bevande, prodotti confezionati, piatti freddi ed al limite pietanze non cucinate in loco ma solo riscaldate. Questo vi eviterà di far fronte a parametri rigidi ed ingenti costi di messa a norma (cappa fumaria, cucina).


Trovare un socio di capitali

Un’ultima possibilità riguarda il reperimento di capitali tramite un socio. Anche se difficile, soprattutto per i neo imprenditori, è possibile trovare un socio di affari che, credendo nella vostra attività, decida di investire i capitali necessari a fronte della previsione di guadagni futuri.

Ovviamente in questo caso il socio che dovrà svolgere tutto il lavoro e gestire materialmente l’attività sarete unicamente voi.

 

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Madalina Girbovan
Aprireinfranchising.it

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