
Photo by Paula Vermeulen
Aprire un fast food
Un pranzo veloce, uno spuntino, un’uscita tra amici e, di recente, anche feste di compleanno e matrimoni, tutto in un solo posto: il fast-food.
Nati in America e portati fino a noi da film e sit-com storiche, i templi del pasto goloso, veloce, economico e divertente sono ormai parte del nostro panorama e hanno saputo seguire l’evolversi delle abitudini alimentari dei propri clienti, conquistando sempre nuove fette di mercato.
Cosa serve per aprire un fast-food
Fondamentale è la caratterizzazione: dovendo combattere con un numero sempre crescente di concorrenti più o meno diretti, la sola possibilità di restare sul mercato in modo proficuo è differenziarsi. Si può puntare sul menu particolare (vegetariano, dedicato ad un personaggio o ad un evento e così via), sugli ingredienti (combinazioni particolari, origini specifiche.. ) o sull’ambiente.
Per il resto non serve altro: nessuna qualifica specifica, nessuna particolare professionalità in campo culinario.
Leggi anche: Idee originali per aprire un fast food
Requisiti e iter per aprire un fast-food
Come per ogni attività d’impresa, aprire un fast-food richiede:
- P.Iva
- comunicazione degli atti alla Camera di Commercio
- comunicazione dell’inizio attività al Comune competente (al quale è necessario richiedere anche l’autorizzazione all’esposizione dell’insegna su suolo pubblico)
- deposito negli Uffici competenti di Comune e ASL dell’autocertificazione relativa all’adeguamento degli impianti di aspirazione dei fumi
Trattandosi di attività di manipolazione e somministrazione di alimenti, si richiede che il titolare abbia:
- una esperienza maturata nel settore della ristorazione o un titolo di studio idoneo (es. diploma di scuola alberghiera) o attestato SAB (corso specifico per operare nella ristorazione);
- adempiuto agli obblighi sostitutivi del vecchio libretto sanitario, ovvero abbia seguito un corso HACCP (idonea formazione deve essere assicurata anche per il personale).
Quanto costa aprire un fast-food
Fast food è un termine che racchiude svariate tipologie di attività ristorative che hanno però come comune denominatore un servizio veloce per la consumazione immediata o per l'asporto, quindi molto dipende dal tipo di fast-food, dalle dimensioni del locale, dalla posizione dello stesso. Diciamo che si parte da un minimo di circa 30.000 €. Cifra che cresce in base alla capienza del locale.
Leggi l'approfondimento sui Costi per aprire un fast food
Il Franchising
Si può dire, senza timore di esagerare, che nel nostro immaginario, il fast-food non è attività per imprenditori autonomi: abbiamo conosciuto questi locali grazie a grandi e noti brand, e continuiamo a vedere grandi catene espandersi e conquistare posti nelle nostre città. In effetti, in questo mercato, sono molte le offerte di affiliazione, che consentono di aprire un proprio fast-food sotto l’egida di un nome noto.
Sebbene non sia impossibile, aprire un fast-food in autonomia può essere, come visto, un impegno gravoso. Senza contare che la concorrenza, specie in alcune zone del Paese, è molto elevata.
Per ovviare a queste ed altre difficoltà, ci si può affiliare ad un brand in franchising. I costi variano molto, in base al tipo di allestimento, alle dimensioni e alle caratteristiche del locale che si intende gestire. Le cifre vanno da 25.000 a 500.000 €; nel mezzo, come è facile intuire, mille varianti, così che tutti possono trovare il business adatto.
Aderire ad una di queste offerte significa ottenere un affiancamento professionale in ogni fase dell’attività: scelta e allestimento dell’immobile, rifornimenti, contatti con i fornitori, menu, gestione ordinaria, marketing, pubblicità gratuita gestita dalla casa madre.
Per visionare i marchi in franchising del settore visita la categoria Ristorazione e fast food cliccando qui.