
Aprire un negozio di alimentari minimarket
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Piccole attività che ancora resistono.
Anche se molti in passato, con l'arrivo della grande distribuzione, hanno dovuto chiudere, tanti minimarket hanno saputo dare un servizio di qualità e, anche se con prezzi più alti rispetto alla GDO, superare l'impatto dei colossi che non possono fronteggiare la comodità e il tocco personale del piccolo negozio di vicinato, soprattutto ora che le persone sono molto più attente alla qualità ed alla provenienza degli alimenti rispetto al passato. Aprire un minimarket, ovvero un piccolo negozio con generi alimentari e di prima necessità di vicinato, può ad oggi rivelarsi una buona idea imprenditoriale, con le dovute accortezze.
Vediamo quindi come aprire un negozio di alimentari.
Requisiti ed iter burocratico per aprire un alimentari
Le regole aumentano e gli adempimenti burocratici pure, fortunatamente lo stato se ne è accorto e ha cercato e sta cercando di migliorare la situazione. Le prime migliorie si sono viste qualche anno fà e hanno semplificato un po' l'iter di avvio delle attività commerciali, compresi i negozi di vicinato alimentari:
- Apertura partita IVA e posizione fiscale. Costituzione del soggetto (persona fisica o società) e attribuzione della partita iva.
- Apertura posizione contributiva INPS per l'accantonamento di accumulo dei contributi pensionistici.
- Apertura posizione INAIL, previdenza per gli infortuni sul lavoro.
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
L'adempimento di queste pratiche può essere espletato attraverso la compilazione di un unico documento telematico, ovvero la "comunicazione unica", da inviare al registro delle imprese (camera di commercio) tramite posta elettronica certificata (PEC).
Almeno trenta giorni prima di alzare la serranda si deve inviare la SCIA (comunicazione certificata di inizio attività) al comune per segnalare l'apertura al pubblico del negozio. Ai sensi dell’art. 19 della legge 241/90 la SCIA è necessaria per consentire lo svolgimento dei controlli successivi da parte degli uffici preposti. La pratica deve per questo contenere il necessario per la verifica dei requisiti soggettivi, morali e professionali, nonché oggettivi, ossia quelli attinenti la conformità urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria, ambientale.
Per questo tipo di attività non è più necessaria la licenza.
Per ulteriori dettagli in merito alla categoria merceologica prescelta consigliamo sempre e comunque di consultare il SUAP (sportello unico attività produttive) nel vostro comune di residenza in quanto requisiti aggiuntivi potrebbero essere richiesti in base alla tipologia di prodotti e servizi offerti nonché alle categorie merceologiche offerte. Inoltre, consigliamo semper anche di farvi seguire da un commercialista esperto nel settore per l'espletamento delle pratiche burocratiche e per accertarvi di essere in regola sotto ad ogni aspetto legale / commerciale / fiscale. Rivolgervi ad un esperto qualificato vi farà risparmiare tempo, evitando errori, contro un costo mediamente non molto superiore ai 600 € annui.
La scelta dell'assetto proprietario (individuale o sociale), la scelta del regime fiscale più idoneo e l'espletamento di tutti gli adempimenti di cui sopra è consigliabile dunque affidarli ad un commercialista o in alternativa affidandosi ad associazioni come Confcommercio, Caf, ecc.
Leggi anche: Come aprire un negozio - guida completa
Aprire un minimarket:
Locale, location, allestimento ed accortezze per avere successo
Se non si possiede già un locale sarà necessario individuarne uno che offra il giusto equilibrio tra costi di affitto (o di acquisto) e accessibilità da parte del nostro bacino di utenza clientelare. Il minimarket dovrà essere situato in un punto comodo ad un buon numero di persone per fare la propria spesa.
Per effettuare una scelta strategica sarà dunque benbe verificare:
- i dati demografici del vostro bacino di utenza (anziani, famiglie, giovani) e quanti di questi troverebberò più comodo fermarsi nel vostro negozio piuttosto che in un altro
- l'accesso al vostro locale. Se si trova su di una via di transito veicolare ci dovrà essere un ampio parcheggio, se è una zona con un transito a prevalenza pedonale non dovrà essere troppo lontano dalle abitazioni per facilitare il trasporto
- il canone d'affitto o il costo d'acquisto del locale
- la presenza di negozi in concorrenza nelle vicinanze, nonché le loro peculiarità (servizi e prodotti offerti, eventuali carenze, strategie di prezzo, ecc)
- dove vanno a far la spesa i potenziali clienti e chiedersi se avrebbero vantaggio a venire nel vostro negozio sia in termini di prezzo ma anche in termini di comodità (molto spesso più rilevante rispetto al prezzo)
La metratura dovrà essere superiore a 80 mq più un piccolo magazzino per le scorte in quanto nel settore alimentare una cosa molto importante è avere un'ampia scelta di prodotti e disponibilità costante dei prodotti di prima necessità / maggiormente richiesti. Per ridurre gli spazi di magazzino, nonché per ottimizzare la gestione e restare competitivi sul mercato, si dovrà puntare su fornitori altamente efficienti, che siano in grado di rifornirvi in maniera puntuale, rapida ma sempre contro prezzi concorrenziali, offrendo una buona qualità dei prodotti ed un assortimento vario in linea con le novità e le tendenze del settore.
Non è necessaria la presenza di un bagno per la clientela, ma solo uno ad uso del personale addetto, se pur sia buona norma nonché cortesia fornire anche ai propri clienti dei servizi igienici dotati anche di fasciatoio ed idonei a portatori di disabilità.
Per l'arredamento si ha la massima discrezione, l'importante è avere sempre cura di dare un'immagine pulita (meglio superfici lavabili). Se volete potrete dare anche un tocco personale al vostro negozio anche in base alla tipologia di prodotti che intendete vendere. In ogni caso vi servirà:
- banco salumi, pane e formaggi (refrigerati ove necessario)
- area prodotti freschi (frutta, ortaggi, verdure)
- area prodotti confezionati / a lunga conservazione
- area prodotti per la casa / prodotti per animali domestici / prodotti per l'infanzia / prodotti cosmetici (in base all'ampiezza del proprio target ed alla tipologia di domanda che si vorrà soddisfare)
- scaffale refrigerato per prodotti freschi
- freezer per i surgelati
- bancone o banconi cassa con relativi registratori
- dispenser per prodotti alla spina / sfusi
- allestimento area magazzino
Quando si decide di aprire un minimarket sarà bene considerare le reali esigenze del proprio target di riferimento, analizzando nel dettaglio la domanda locale e rispondendo efficacemente con prodotti, servizi, strategie comunicative e promozionali, nonché strategie di prezzo in linea con le singole peculiarità analizzate. Qualunque negozio alimentare di prosimità si decida di aprire, qulunque siano i prodotti e servizi offerti, qualunque sia il format e la metratura, ad oggi sarà indispensabile offrire una serie di servizi dal valore aggiunto e di grande comodità per un sempre più ampio target di persone come ad esempio il delivery / consegna a domicilio e la possibilità di fare la spesa online / telefonicamente.
Aprire un alimentari:
Investimento e quanto costa
- Pratiche Amministrative iniziali - € 400
- 3 Rate anticipate per Affitto locale - € 3.000
- Messa in opera / a norma del locale e ristrutturazioni - non quantificabile (variabile in base allo stato di partenza dell'edificio / locale)
- Insegne e materiale grafico - € 1.000
- Illuminazione - € 1.000 (se non presente)
- Arredamento e connessi - € 25.000 calcolando 250 euro per mq per un negozio di 100 mq (dipende dalla metratura)
- Prima Fornitura - minimo € 10.000 (dipende dalla metratura e dalle categorie merceologiche trattate)
- Lancio Pubblicitario, evento apertura - € 1.500 minimi (variabile in base agli strumenti promozionali utilizzati)
- Presenza online / sul web: minimi € 5.000 (considerando la creazione di un sito web con eventuale sistema e-commerce integrato, un'APP personalizzata per raccolta punti / tessera fedeltà e promozioni, pagine social, presenza su siti del settore, convenzione con sistemi di delivery locali, e così via. I costi variano ovviamente in base agli strumenti digitali adottati)
- Spese ulteriori, varie ed eventuali - si considera un ulteriore 20% circa in più rispetto al totale preventivato
Totale Investimento Iniziale: minimi € 50.000
Leggi anche: Finanziamento per aprire negozio
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